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La storia


1999, primavera, io e la mia compagna di allora Marzia, decidiamo da Roma di fare una gita fuori porta. Andiamo a trovare la nostra amica Sophie a Blera, piccolo comune della Tuscia Viterbese. Buon pranzo e poi pronti per una passeggiata digestiva, camminiamo, percorriamo sentieri, necropoli etrusche, boschi e respiriamo inondandoci i polmoni dell’aria di oliveti. Una piccola stradina termina in un piccolo campo di olivi e noccioli. C’è un rudere, ma veramente rudere, di una antica abitazione rurale.
è amore a prima vista, dopo tre giorni versiamo la caparra per la proposta di acquisto, puntiamo una fische per il gioco di un prossimo futuro.

Nel 2003 il rudere si è trasformato in abitazione di campagna, lo abbiamo ricostruito noi, io, Marzia e Peppe, nostro grande amico muratore del luogo.
Mi sono improvvisato muratore, ho visto, imparato e seguito la lezione del mio caro amico Peppe, del resto sono un costruttore, uno scultore, non amo troppo starmene seduto su di una scrivania, amo costruire sogni.
Ci trasferiamo da Roma a vivere qui, io Marzia e nostro figlio Elia che allora aveva compiuto i primi tre anni. L’ho visto crescere, giocare, mascherarsi nel suo gioco continuo di arrampicarsi sugl’alberi. Il paese, i Biedani ci hanno accolto a braccia aperte, perché Blera è così, ti vuole bene sempre, pur riconoscendo che sei un forestiero. Blera e i Biedani, le necropoli etrusche, le architetture medioevali, gli olivi, e tanti gli amici stranieri che nel corso degl’anni hanno deciso di vivere parte della loro vita qui. Vorrei citarne alcuni:
Sophie (francese), Vladimir (russo), Joseph (americano), Jos (olandese), Monica (finlandese), Karin ed Enric (danesi), Sdeno (sloveno), Maria (capoverdiana), e tanti altri ancora. Blera si sta trasformando in un paese cosmopolita?
Poi chi è veramente nativo del luogo, Peppe, Toto, Vittorio (Bruscetta), Picone, Domenico, Zi’Renzo, Scivolone, Katia, Nikolai, e altri, per citarne alcuni.

Gli anni passano, Marzia e Elia son tornati a vivere a Roma, ognuno giustamente percorre il proprio cammino, io continuo a vivere qui, da scultore, e poi da scenografo per lo spettacolo, vedo, viaggio, imparo e continuo a crescere, ma ogni volta terminate la mie temporanee collaborazioni, torno qui, nel mio nido fatto di tufo, erba, olivi e cielo: “Natura” la mia casa.
Nasce Terra Arte, siamo ancora costruttori di sogni!
I sogni vivono, crescono e si alimentano all’aria aperta, allungano il nostro respiro!

Ringrazio vivamente chi dall’inizio ha creduto e ha fondato insieme a me questo progetto: Roberto, Velia, Patrizio, Cesare, tutti gli amici, gli artisti e non, tutti coloro che pian piano stanno aderendo con entusiasmo a questo progetto e stanno dando vita a una magnifica sinergia.
Amo la condivisione!

Ringrazio Donatella, mia compagna di viaggio già da quindici anni, fedele sostenitrice dei miei progetti, fonte per me di stimolo e musa ispiratrice dei miei sogni ad occhi aperti!

Il Presidente dell'associazione culturale Terra Arte 
Sandro Scarmiglia
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1 thought on “La storia

  1. Oggi ho potuto vedere e respirare un bel sogno. Amo la Terra e non posso fare a meno di creare e ho trovato in questo parco un progetto…un sogno che condivido. Grazie a tutti gli artisti e artigiani che come me hanno bisogno di sognare e creare. Stefania Maronese (allieva e amica di Pietro Perrone)

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